I libri di Riccardo

“Sotto la falce” di Jesmyn Ward: recensione libro

Un libro di una bellezza devastante.
Un memoir, ma, per forza intrinseca, ben più di un memoir, una catabasi, a DeLisle, paradiso e inferno terrestre.

DeLisle, delta del Mississippi, bayou, ovvero serpente, ovvero sinuosità, dove le case sono spesso mobili e appoggiate su blocchi di cemento, dove i blocchi di cemento non sempre sono abbastanza alti per far scivolare sotto le case gli uragani, dove anche le vite scivolano via senza grandi speranze, tra gli uragani degli uomini: disoccupazione, violenza, alcol, droga.

Famiglie numerose e a tal punto allargate da diventare comunità, eppure famiglie fragili, destinate a spezzarsi, forse retaggio di quelle frantumate dal maglio dello schiavismo: mogli strappate ai mariti, figli strappati alle madri. Oggi padri che fuggono, che creano altre famiglie come allora, e madri che rimangono sole a spaccarsi la schiena nelle case dei bianchi, con la speranza di offrire a una figlia una scuola da bianchi, con tutta la sofferenza che dovrà sopportare per cogliere quell’unica opportunità, che forse impasterà con il dolore dei suoi famigliari, dei suoi amici, della sua comunità.

Una figlia, tenacemente aggrappata alla vita fin dalla nascita, saprà trovare un senso a quel dolore, alle ginocchia sbucciate sui parquet dei bianchi, alle dita consumate sul bucato dei bianchi, bucato che diventerà atto di carità per una figlia che lo indosserà pregando che la propria compagna di classe non lo riconosca come suo. Colori di vestiti e colori della pelle, sfumature uscite dal crogiolo dove gli africani si sono mischiati con francesi e spagnoli, nativi e creoli… nuove sfumature, ma tutte senza speranza di riscatto nello stato che ha da poco, e controvoglia, rimosso i riferimenti confederati dalla propria bandiera, ma continua a sbandierarli orgoglioso sui paraurti dei propri fuoristrada.

Cinque vite non sono riuscite a sottrarsi al filo di una lama affilata, e una penna coraggiosa a sottrarle al novero, a restituire loro un’identità, una peculiarità, un sorriso.

Roger Eric Daniels III
Demond Cook
Charles Joseph Martin (C.J.)
Ronald Wayne Lizane
Joshua Adam Dedeaux

Per tentare di lenire un dolore straziante. Ma le parole possono poco, e la Ward lo sa, possono poco anche se sei la migliore scrittrice del tuo paese. Cosa possono le parole contro la morte di un fratello, prima minore poi maggiore, contro la certezza che non sentirai più alle spalle il brontolio di una Cutlass blu opaco dell’85 e potrai ritrovare quel brontolio e quel tramonto solo fra le pagine di un libro?

“Questo libro è per gli uomini caduti sotto la falce, che sono diventati i nostri fratelli”

“Sotto la falce” di Jesmyn Ward, edizioni NN Editore. I libri di Riccardo

Riccardo Gavioso

Nasce a Torino nel 1959, dove si laurea in Giurisprudenza. Ma ormai incerto su chi fossero i buoni e i cattivi, e pur ritenendo il baratto una forma di scambio decisamente più evoluta del commercio, da allora è costretto a occuparsi di quest’ultimo. Inevitabile, quindi, che l’alienazione professionale lo spinga tra le braccia di una penna e che la relazione, pur tra alti e bassi, si protragga per diversi anni. Poi, deluso in egual misura da quel che si pubblica e da quel che non si pubblica, smette di scrivere narrativa e si occupa di giornalismo collaborando con diverse testate di rilievo e creando un blog che arriva a incuriosire diecimila lettori al giorno. Torna alla narrativa con Arpeggio Libero con cui pubblica attualmente. Ha ottenuto diversi riconoscimenti per i suoi racconti. Nel 1997 è stato finalista al Premio Internazionale di Narrativa “ Il Prione ”.

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