Dream Book

“Il cleptomane di sogni” di Federico Lorenzi: recensione libro

Leggi e trattieni il respiro, un po’ a lungo per l’emozione. Ti accaldi perché sei nelle pagine, ti sei fuso con esse. Tu e la storia, un tutt’uno, come acqua e farina. Alcuni libri hanno forza, carattere, battito. Hanno la voce dei pensieri, taciuti. Quelli che ti hanno sfiorato o massacrato. Sono te senza fare il tuo nome, c’è sempre un po’ di noi nei libri, anche quando facciamo i duri e neghiamo l’evidenza.

Il cleptomane di sogni

il cleptomane di sogniGli scrittori, quelli che sanno arrivare al lettore senza alcuna prosopopea, ti portano con sé. Non ti chiedono nulla, se non del tempo. Ti danno l’unica cosa che hanno, una storia. E quella sarà tua. Puoi farne ciò che vuoi, leggerla, accantonarla, viverla. Puoi accomodare gli stati d’animo a quelli che prendono corpo su carta. Non ha importanza che sembianze abbiano o in quali tu vada a finire. Saprai riconoscerti, sempre e comunque. È la vita. Essa come i libri toglie e prende qualcosa. I libri ti tolgono il sonno, ti danno emozioni. La vita è più crudele, ti fa precipitare in un lampo. È anche infame, disgraziata, misera. Non ha pietà e ti volta le spalle senza riguardo. Ti lascia a terra, con niente, come un clochard. Allora, la mente fa i suoi giri e, spesso, non torna al presente. È risucchiata dai ricordi, dall’amarezza, dalla sconfitta. Ti senti niente, una cosa buttata per terra. Un cartone. Uno di quelli che prendono e che lasciano sui marciapiedi dopo aver vuotato l’abbondanza. E tu sei quel cartone lì. Ne tieni cura, te lo porti appresso. È casa tua. In te, però, vive l’inferno.

Nel romanzo Il cleptomane di sogni di Federico Lorenzi c’è tutto. E il non detto è anche di più rispetto a quello che leggi. Ti riempie la mente, i pensieri, le tasche, le giornate. Parli con Vittorio, il protagonista, un senzatetto. Lo fai per te e per lui. Per lenire le sue ferite, per guardare le tue. Per dirgli che lo sporco, il sudicio, il sorriso sdentato, sì ti fanno schifo, ma sai che nei vuoti di quella bocca ci sono parole spezzate, che un tempo uscivano e parlavano, come tutti. Restano gli sguardi distratti, veloci. Allora, per dare la mia voce da lettore prendo a prestito i tuoi pensieri, Vittorio. Per ricordarmi meglio chi sei, chi siete, chi siamo.

Suggestivo lo stile dello scrittore. Toccante. Storia e prosa sono come un dolce appena sfornato. Hanno il profumo delle cose buone, genuine. Il testo è duro, forte, ma bello. Alla fine vorresti prendere un sogno e regalarlo. A chi non ha niente, solo il nome, ed un affollamento di ricordi, anche una stella può fare compagnia.

“Il cleptomane di sogni” di Federico Lorenzi, Pav Edizioni. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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