Dream Book

“Le sirene hanno smesso di cantare” di Gaetano Mura: recensione libro

C’è un incantesimo senza antidoti. Resti avvinghiato ad esso a vita. Si chiama passione che riconosci senza vederla. La senti soltanto, ti solletica i pensieri, ti tiene sveglio la notte e ti fa sognare di giorno ad occhi aperti. Non ti abbandona mai, a meno che non sia tu a lasciare la presa.

Le sirene hanno smesso di cantare

le sirene hanno smesso di cantareQuell’incantesimo serve per rinfrescare la genuinità, le cose belle. Per guardarle sempre con gli stessi occhi di meraviglia, di stupore e con animo pulito. Per ricordarti che c’è spazio anche per la tua solitudine nell’incanto che chiama silenzio. E lì fai i conti con te stesso, non torneranno mai e non saranno mai precisi. Anzi, si aggiungeranno dubbi, domande, ansie. Farai a pugni con le incertezze, con i problemi, ma già sai che la tua passione sceglierà la strada. Nulla è semplice, facile. Se si parla di sogni, poi, è ancora più faticoso. Realizzarli significa costruire il carattere, formare la mente, puntare lo sguardo su ciò che a te è chiaro, ma che gli altri ignorano o non vedono.

Ecco, l’incantesimo della passione porta a mettere in piedi un sentimento che si coltiva dapprincipio senza pretese per finire poi in una forza tarantolata. Nessun demonio nelle carne, solo desiderio, volontà, spregiudicatezza. Vita. Liberi di viverla secondo l’incanto che strattona la noia e l’abitudine. Questo ti permette di andare a fondo nelle cose, di respirare a pieni polmoni, di viaggiare a pelo d’acqua per non far rumore. Il silenzio può essere tutto. racchiude l’incantesimo.

In Le sirene hanno smesso di cantare di Gaetano Mura sei acqua e passione. Sei anche nostalgia, autocontrollo, mente e silenzio. Lo scrittore ti porta con sé, nei fondali sardi, nel buio che inghiotte ma che sospende la paura. Ti porta in giro per il mondo via mare, con le sue barche a vela in regate transoceaniche in solitario. Sei i suoi occhi, i suoi pensieri, la sua pelle abbronzata, la sua solitudine. Senti il freddo nelle ossa ed il vento che ti schiaffeggia, vivi nei suoi ricordi e ne vorresti di più. Non sei mai sazio della tempesta emotiva che l’autore ti passa con la cerata addosso. Non hai paura di mettere un piede in fallo lungo la narrazione, ti fidi di lui. Lo osservi in barca ammainare le vele o accucciato in cabina senza sonno, allucinato dalla fatica. Vuoi aiutarlo, abbracciarlo, tradiresti però l’incantesimo.

Uno stile caldo, avvolgente

Caldo, avvolgente, lo stile dell’autore. Non si perde in drappelli barocchi, va alla sostanza delle cose, le più genuine, con una semplicità disarmante. Quella che ti lascia senza fiato, impietrito per come è posta su carta. Solo chi ha vissuto in un certo modo, conoscendo le asprezze della vita, ha qualcosa in più da dire e sa anche raccontarle. Il sole spaccapietre della Sardegna, la bellezza del suo mare, la voce muta dei gesti dei pescatori, il sale nella barca degli occhi, la determinazione di conquistare un sogno, bruciano di passione, di amore, di sacrificio. Ti vedi lì, sugli scogli ad aspettare Gaetano con il muso della prua che solca le pagine del libro ascoltando se stesso. Lui ed il mare. Tu e il suo libro. Bellissimo. Sei le sue parole, acqua, silenzio, tormento, incantesimo.

“Le sirene hanno smesso di cantare” di Gaetano Mura, Edizioni Il Maestrale. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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