Dream Book

“Viola nella rete” di Elisabetta Belotti: recensione libro

A volte, non ti capaciti. Sfiori gli occhi della gente, stai accanto agli amici, ti tieni alla larga dai nemici, anche se non si fanno riconoscere e spesso si mascherano in fedelissimi, vigliacchi come sono, e pensi così di proteggerti. La vita è una continua sorpresa e le situazioni possono ribaltarsi da un momento all’altro, senza preavviso.

Nella rete

viola nella rete elisabetta belottiCiò che hai costruito, creduto, si sgretola e devi cominciare dall’inizio. L’esperienza serve a poco. È l’istinto che ti aiuta e ti frega. Ti salva e ti disorienta ingannandoti. Dapprincipio non te ne accorgi e quando sei nelle sabbie mobili è tardi. È come se la tua fiducia negli altri fosse stata strappata a morsi e fatta a brandelli da randagi. Perché le persone cattive, ciniche, sono come cani. Scodinzolano per prenderti qualcosa sotto il naso abbassando il muso, poi, al momento giusto, sguainano i denti con la bava alla bocca per azzannarti. Ti senti offeso, derubato della fiducia che hai posto ai cattivi. Prima, te la prendi con te stesso. Con la tua ingenuità, e poi ti risollevi. E molti si chiudono nella rete, sui social, per proteggersi. Invece, è anche lì che si annida il pericolo. La miseria umana è tanta e tale che fa razzia di sentimenti, di debolezze. Si impossessa delle insicurezze altrui e le mette alla berlina con un furto d’identità. I ladri della fragilità umana esistono, eccome. Si chiamano cyberbulli e sono la piaga sociale di oggi.

Nel libro Viola nella rete di Elisabetta Belotti si entra nella vita di alcuni ragazzi che vivono trascinati dal vento dei social. Un vento di tempesta se si affida alla rete gli stati d’animo. Un like può cambiare l’umore e l’assenza può annebbiare la realtà. Tutto è bello e tutto è distorto, alterato. L’autenticità dei contenuti è rara e soprattutto i giovani si fanno abbindolare dal lusso facile e dalla bellezza modificata. In rete i cattivi si muovono come squali, pronti a colpire chi non è come loro ed a metterli in piazza. Quando finisci nelle fauci di questi miserabili ti crolla il mondo addosso, ti chiudi in te stesso e in casa. pensi che al buio della tua stanza nessuno può farti del male. Come è successo a Viola finita nella rabbia di una compagna di classe che nasconde il suo demone dietro l’angelico volto. La cattiveria abita nella carne dei cyberbulli e ridono sguaiatamente delle loro prede, le massacrano con commenti violenti, aggressivi, volgari. Da denunciare.

Pulito lo stile della scrittrice. Il libro si stende come un diario. Quello di tre tredicenni che vivono in e per la rete. Le dinamiche del cyberbullismo sono espresse con una lucida narrazione tanto da portare il lettore alla riflettere. Tutti possiamo cadere in rete.

“Viola nella rete” di Elisabetta Belotti, Edizioni Einaudi ragazzi. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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