Un libro tra le mani

“La crociera” di Lara Williams, recensione: Un libro tra le mani

LA CROCIERA”, di Lara Williams, è un bellissimo libro, complesso e molto particolare, sull’andare alla deriva, metaforicamente e letteralmente, pur di fuggire da se stessi.

Cercare un luogo protetto, pieno di regole, di abitudini e necessità completamente diverse da quelle in cui era abituata a vivere, è l’obiettivo di Ingrid, giovane donna che ha deciso di lavorare su una gigantesca nave da crociera e che non torna a casa da 5 anni.
Scendere dalla nave è come precipitare in un buco nero. Ogni volta.
Meglio la vita simulata a bordo, la “famiglia” a cui gioca con Mia ed Ezra, colleghi con cui condivide la realtà fittizia della nave.
A casa invece c’è un marito e un passato fumoso che si rischiarerà pagina dopo pagina.

Ripetitività rassicurante e disagio interiore 

La noia, lo spazio ristretto della sua cabina, il mare fuori dall’oblò e la ripetitività rassicurante del lavoro sulla nave sembrano proteggerla dal suo disagio interiore, dai suoi fantasmi, dai suoi sentimenti ben riposti in qualche contenitore a tenuta stagna.
Non trapelano emozioni, eppure, in qualche modo, si percepisce un mare in tempesta, una personalità tutt’altro che mansueta, ma tutta la narrazione è come sommersa da un nichilismo imperante, in cui nulla sembra avere senso.

Tutto nasce dal nulla e al nulla ritorna”: sarà in nome di questo principio base del wabi-sabi che Ingrid arriverà a compiere gesti impensabili.
E anche, e soprattutto, per compiacere Keith, il comandante della nave e guru della peggior specie, che l’ha selezionata per un programma di mentoring per dipendenti, le cui richieste saranno tragicamente surreali, ma ancora piu surreali saranno le risposte del personale di bordo.

Trovare la versione migliore di te stessa“: questo è l’obiettivo da dover perseguire fino a dover rinunciare a parti di sé per dimostrare un percorso di crescita che anziché allegerire, appesantisce… fino al limite ultimo che la vedrà incapace di rimanere a galla in un’esistenza che affonda inesorabile.

La surrealtà della storia si svela lentamente, ma ti avvolge fin da subito, facendoti oscillare su una linea di confine tra follia perversa e feroce realtà.
Lo stile è asciutto, diretto, spietato e capace di evocare con parole precise stati d’animo complessi.
Lara Williams non ci lancia nessun salvagente, non ci consola con nessun riscatto o luce in fondo al tunnel, ci sommerge lentamente e ci lascia in balia di noi stessi, con l’acqua alle caviglie e la sensazione di vuoto assoluto tutt’intorno.

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“La crociera” di Lara Williams, Blackie edizioni . Un libro tra le mani.

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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