I libri di Riccardo

“La ragazza con la leica” di Helena Janeczek Premio Strega 2018: recensione libro

Forse avrete letto, o forse vi avranno detto, che “La ragazza con la Leica” è un romanzo biografico sulla vita di Gerda Taro, ambientato in Spagna durante la Guerra Civile. Niente di più inesatto.

La ragazza con la Leica

la ragazza con la leicaLa breve vita ribelle di Gerda Taro, prima fotoreporter caduta su un campo di battaglia, è un raffinato prisma ottico che si fa meccanismo narrativo in grado di restituire al lettore le mille rifrazioni che coprono lo spettro della Storia della prima metà del secolo scorso. Un romanzo sofisticato che, servendosi di tre voci narranti e diversi punti temporali e focali, raccoglie i frammenti di milioni di vite spezzate da una diaspora per ridare loro unità, dignità e l’immediatezza di uno scatto fotografico. Assieme al dottor Willy Chardack, l’amico utile e raramente dilettevole, a Ruth Cerf, la compagna di Lipsia con cui ha diviso i tanti sogni e quel poco altro che c’era da dividere, e Georg Kuritzkes, forse il vero amore, arruolatosi nelle Brigate Internazionali per ritrovarla e poterla dimenticare, inseguiremo la preda Gerda nei loro ricordi, ormai sparsi ai quattro angoli del mondo, ma mai realmente lontani da questa donna, molto bella e molto libera, che, in egual misura, amava farsi beffe del destino e dei compagni di vita, cacciatori sedotti dalla sua sfrontata sfuggevolezza.

In tempi di falsi nomi che dovevano assicurare espatri e salvezza, Gerda cesellerà con cura il suo e quello di Robert Capa, per creare il mito che forse sognava o forse già presagiva come premio di un’esistenza ludica e coraggiosa. Ma il destino non era pronto per una figura femminile così moderna in tempi che anelavano a ridestare antiche barbarie, e il destino è raro che si lasci sedurre.

Uno straordinario romanzo corale contro cui ho percepito l’ostilità di parte della critica e le perplessità di alcuni lettori. Non ho molti dubbi sulle squallide motivazioni ideologiche della prima e, pur faticando, posso arrivare a comprendere anche le seconde: quello della Janeczek non è un romanzo cui accostarsi con leggerezza in cerca di una storia, semmai un romanzo da scegliere se si è in cerca della densità e della complessità della Storia e si hanno i mezzi, culturali e linguistici, per non perdersi nei mille rivoli che la caratterizzano nei periodi più tragici.

Un Premio Strega quantomai meritato, forse anche un’indicazione precisa a volgere gli occhi al passato in un periodo in cui tanti sembrano ansiosi di gettarselo alle spalle.

“Era chiaramente… la ragazza carina a cui, come al destino, non si poteva che correre dietro.”

“La ragazza con la Leica” di Helena Janeczek, edizioni Guanda. I libri di Riccardo

Riccardo Gavioso

Nasce a Torino nel 1959, dove si laurea in Giurisprudenza. Ma ormai incerto su chi fossero i buoni e i cattivi, e pur ritenendo il baratto una forma di scambio decisamente più evoluta del commercio, da allora è costretto a occuparsi di quest’ultimo. Inevitabile, quindi, che l’alienazione professionale lo spinga tra le braccia di una penna e che la relazione, pur tra alti e bassi, si protragga per diversi anni. Poi, deluso in egual misura da quel che si pubblica e da quel che non si pubblica, smette di scrivere narrativa e si occupa di giornalismo collaborando con diverse testate di rilievo e creando un blog che arriva a incuriosire diecimila lettori al giorno. Torna alla narrativa con Arpeggio Libero con cui pubblica attualmente. Ha ottenuto diversi riconoscimenti per i suoi racconti. Nel 1997 è stato finalista al Premio Internazionale di Narrativa “ Il Prione ”.

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