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“La regina senza trono” di Ornella Albanese: recensione libro

Un regnante non può essere vela senza vento. Sarà tempesta, mare calmo e memoria per i posteri. Ha doveri, obblighi e responsabilità verso il suo popolo. La mollezza di spirito, i vizi, la dissolutezza d’animo sono nemici quanto i nemici veri in carne ed ossa. Imparerà a stare sul trono attraverso gli affronti, le guerre, le sconfitte, gli errori.

Se il sovrano ha una tempra forte e ardimentosa riuscirà a schivare gli intrighi di corte, gli inganni, i tradimenti di uomini fedeli e degli alleati. Li supererà e saprà farne tesoro. Altrimenti, la pazienza, se il tempo non dovesse essergli troppo ostile, gli darà l’occasione giusta per intervenire al momento opportuno. Quando tutto questo vive nella figura di una regina le cose, però, potrebbero cambiare valenza. Anche se la sovrana manifesta eccellenti capacità governative, può essere messa in disparte con una certa facilità. Almeno, questo succedeva in passato. Ai vecchi tempi, non era sufficiente essere amata dai propri sudditi. Una regina aveva bisogno di un re per consolidare la sua forza. Spesso, la monarca era meno di un’ombra accanto al suo re marito. Con un niente poteva perdere tutti i suoi poteri se il regnante era avido dell’autorità che rivestiva e cinico a tal punto da relegare la consorte agli angoli dell’indifferenza. La regina poteva essere scaltra, abile, brava, lungimirante, combattiva, senza un matrimonio la sua corona perdeva peso e splendore. “Ama chi ami e sposa chi devi.”

In La regina senza trono di Ornella Albanese conosci la storia ed il carattere di Amalasunta, la figlia del grande guerriero Teoderico, re degli Ostrogoti. Una figlia forte e sana come un maschio che non è arrivato. Amalasunta cresce fiera e determinata. Impara ad usare la spada e studia gli autori greci e latini, la filosofia e la teologia. È una donna, Circostanza che la metterà nelle condizioni di fare i conti con troppi problemi, uno fra tutti quello di governare da sola e non ultimo la libertà di decidere del proprio futuro e di amare chi vuole, anche il meno impensabile degli uomini. A volte, sarà schiava della sua condizione. Ma saprà decidere e agire come una vera regina.

Il romanzo è meraviglioso. La storia è seducente. La scrittura è preziosa. Il lettore ne resta totalmente affascinato, ogni pagina lo conquista con emozioni talmente forti che vorrebbe arrivare all’ultima parola per sapere come va a finire il racconto sapendo che, poi, allontanandosene gli mancherà come l’aria.

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“La regina senza trono” di Ornella Albanese, edizioni Mondadori.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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