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“Le luci di settembre” di Carlos Ruiz Zafón: recensione libro

“Credo che alcuni luoghi, palazzi millenari che si possono contare sulle dita di una mano, siano molto più che semplici edifici; sono vivi. Hanno un’anima e un modo d comunicare con noi. Cravenmoore è uno di questi luoghi. Nessuno sa quando fu costruita. Né chi la costruì e perché. Ma quando questa casa mi parla, io ascolto.” -Le luci di settembre-

Citazioni che più ho apprezzato del libro:

-“Non credere a tutto quello che vedono i tuoi occhi…”

-“Come aveva detto una volta il suo defunto marito, non valeva la pena perdere tempo cercando di cambiare il mondo; bastava evitare che il mondo cambiasse noi.”

-“Alla sua età, apparentemente, quello che uno faceva era scorrazzare in bicicletta, fantasticare e osservare il mondo, nella speranza che il mondo iniziasse a osservare lui.”

-“L’unica cosa che mi impedisce di compiere questo passo è che non tollero l’idea di lasciarlo. Senza di lui, nulla ha senso. Né la vita, né la morte…”

-“<<La verità è che stavo leggendo e mi sono addormentata>> <<Questo significa che deve cambiare libro>>.”

-“Al ragazzo vennero in mente le storie raccontate dalla gente di mare sugli incontri con la morte: quando qualcuno salvava la vita di un proprio simile in mare, le loro anime restavano unite eternamente da un vincolo invisibile.”

-“Come vedrà, stimata Simone, l’unica morale che si può trarre da questa storia, o da qualunque altra, è che nella vita reale, diversamente dalla finzione, nulla è ciò che sembra…”

-“Tutti i bambini hanno nel cuore riservato alla donna che li ha messi al mondo. E’ come una luce che non si spegne mai. Una stella nel firmamento. Io ho passato la maggior parte della mia vita a cercare di cancellare quella luce. Di dimenticarla completamente. Ma non è facile. Non lo è. Spero che, prima di giudicarmi e condannarmi, voglia ascoltare bene la mia storia.”

-“Sarò breve. Le buone storie hanno bisogno di poche parole”

-“Immagino che certe persone, come alcuni giocattoli, nascano a volte con un difetto d’origine. In qualche modo, questo ci trasforma tutti in giocattoli rotti, non le pare? […] Quando il corpo è ferito, la mente non tarda a deviare dal cammino. E’ la legge della vita.”

-“Non c’è mai stata una sposa più bella ai piedi di un altare, né mai ci sarà. […] La luce che Alexandra portò nella mia vita cancellò tutti i ricordi e le miserie che avevano abitato la mia memoria fin dall’infanzia. Ancora oggi, penso che pochi mortali riescano a raggiungere quella soglia di felicità, di pace.”

-“Ho imparato che a volte la solitudine è un sentiero che conduce alla pace. E per mesi non ho desiderato altro: pace.”

Trama di “Le luci di settembre”

Zafon Aestethic

Durante l’estate del 1937 Simone Sauvelle, rimasta all’improvviso vedova, abbandona Parigi assieme ai figli, Irene e Dorian, e si trasferisce in un piccolo paese sulla costa per sfuggire agli ingenti debiti accumulati dal marito. Trova lavoro come governante per il facoltoso fabbricante di giocattoli Lazarus Jann in una gigantesca magione chiamata Cravenmoore, dove l’uomo vive con la moglie malata. Tutto sembra andare per il meglio. Lazarus si dimostra un uomo gradevole, tratta con riguardo Simone e i figli, a cui mostra gli strani esseri meccanici che ha creato – e che sembrano avere vita propria – mentre Irene si innamora di Ismael, il cugino di Hannah, la cuoca della casa. Ma eventi macabri e strane apparizioni sconvolgono l’armonia di Cravenmoore: Hannah, viene trovata morta e una misteriosa ombra si impossessa della tenuta. Spetterà a Irene e Ismael lottare contro un nemico invisibile per salvare Simone e svelare l’oscuro segreto che avvolge la fabbrica dei giocattoli, un enigma che li unirà per sempre e li trascinerà nella più emozionante delle avventure in un mondo labirintico di luci e ombre.

“Le luci di settembre” di Carlos Ruiz Zafòn: recensione libro

Rappresentazione di Bertus Dokter del personaggio di Andreas Corelli https://pl.pinterest.com/pin/381539399684898582/

“Le luci di settembre” è il terzo libro che compone quella che è conosciuta come la “Trilogia della nebbia” insieme a Il principe della nebbia e Il palazzo della mezzanotte (di entrambi troverete presto le recensioni qui sul sito).

Anche in questo caso Zafón ci prende per mano e ci porta a scoprire luoghi misteriosi, fantastici e spaventosi al tempo stesso e ci dà la possibilità di immaginarci ogni singolo dettaglio grazie alle sue meravigliose e puntigliose descrizioni.

Come sempre, nel caso di questo autore, i personaggi sono descritti minuziosamente sia dal punto di vista fisico che psicologico e avrete la possibilità dapprima di conoscerli e successivamente di affrontare con loro un’avventura che difficilmente dimenticherete. Avrete il privilegio di conoscere Irene, una ragazza adolescente alle prese con il suo corpo che sta cambiando e che sin da piccola ha imparato a cavarsela da sola pur di aiutare la propria famiglia e il cui cuore troverà l’amore in Ismael, un ragazzo con il mare nel cuore e che nei suoi silenzi custodisce dei misteri incredibili riguardo Baia Azzurra e grazie ai quali scoprirete a cosa si riferiscono le “luci di settembre”; poi c’è Dorian il cui personaggio il cui personaggio viene approfondito solo dalla fine del sesto capitolo, momento in cui solitario ed estremamente preso dai suoi passatempi entra realmente in azione; Simone, una donna vedova ancora profondamente devota a suo marito e con un’enorme forza di volontà che l’ha spronata a cambiare completamente vita per il bene dei suoi figli. La sua solitudine la lega in modo astrale con quello che è Lazarus, proprietario di Cravenmoore e suo datore di lavoro, la cui moglie malata e costretta a letto da vent’anni occupa una stanza del palazzo senza realmente essere presente nella sua vita. Poi ci sono Hermann Blocklin, Alma Maltisse, Jean Neville e tantissimi altri le cui storie vi faranno accapponare la pelle e spalancare gli occhi.

Inutile dire che anche l’ambientazione viene curata in ogni minimo dettaglio pagina per pagina, portandovi prima a passeggiare lungo una spiaggia, poi a sedervi su di un terrazzo in riva al mare e poi improvvisamente vi ritroverete a correre in bosco in piena notte e a perdervi, successivamente, in un palazzo pieno di stanze, corridoi, giocattoli in dimensioni naturali, enormi biblioteche e sapete qual è la parte migliore? Che i protagonisti, esattamente come voi, non sapranno minimamente dove andare.

Come al solito non posso far altro che consigliarvi questo meraviglioso libro e augurarvi di rimanere con il fiato sospeso per tutta la durata della lettura… del resto non è proprio questo il bello dei libri?

“A volte penso che se ne sono andati tutti in qualche luogo lontano da Baia Azzurra e che io sono rimasto intrappolato nel tempo, sperando invano che la marea purpurea di settembre mi restituisca qualcosa di più dei ricordi. Non ci fare caso. Il mare ha questa capacità; restituisce tutto dopo un po’ di tempo, specialmente i ricordi. “.

Biografia dell’autore

Carlos Ruiz Zafòn

Carlos Ruiz Zafón Scrittore spagnolo  (Barcellona 1964 – Los Angeles 2020). Ha iniziato la sua carriera letteraria nei primi anni Novanta come autore di libri per ragazzi, giungendo al successo nel 2002, quando ha pubblicato con la casa editrice Planeta L’ombra del vento, vincitore di numerosi premi internazionalicui ha fatto seguito nel 2008 Il gioco dell’angelo. Collaboratore dei quotidiani spagnoli “El País” e “La Vanguardia”, ha parallelamente svolto l’attività di scenografo. Tra le sue altre opere vanno citati i romanzi Le luci di settembre (1995), Il prigioniero del cielo (2011), Il labirinto degli spiriti (2016), El príncipe de Parnaso (2018) e La città di vapore (2020). E’ morto a Los Angeles il 19 giugno 2020 all’età di 55 anni, in seguito ad un cancro al colon contro cui combatteva dal 2018.

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“Le luci di settembre” di Carlos Ruiz Zafón, edizioni Mondadori.. La Biblioteca di Laris.

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Mi chiamo Lara, ho 22 anni. Amo leggere e scrivere. Scrivo recensioni per il puro piacere di farlo e per condividere con chi mi legge le emozioni che i libri sanno trasmettere. Qui di seguito trovate il link della mia pagina Instagram dedicata per l'appunto a questa mia passione: https://instagram.com/la.biblioteca.di.laris?utm_source=qr&igshid=MzNlNGNkZWQ4Mg%3D%3D

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