Libri in pillole

“Galápagos” di Kurt Vonnegut: recensione libro

La Bahía de Darwin è una nuovissima nave passeggeri ecuadoriana pronta a salpare da Guayaquil per intraprendere il suo viaggio inaugurale verso le Galápagos, una traversata conosciuta con il nome della “Crociera-Natura del Secolo”. Poiché l’obiettivo della crociera è quello di scoprire la natura proprio come fece Charles Darwin, la nave viene a lui intitolata per onorare il lavoro e le scoperte del naturalista, biologo ed esploratore britannico.

Rotta per le Galápagos di Kurt Vonnegut

galápagos di Kurt VonnegutAll’Hotel El Dorado, dunque, si riunisce la sbilenca truppa che prenderà parte all’esclusiva spedizione. James Wait, un truffatore solito sposarsi le vedove per ripulire i loro conti bancari; Mary Hepburn, un’ex insegnante di biologia da poco rimasta vedova; Andrew Macintosh, che di mestiere fa l’investitore, e sua figlia non vedente; e la coppia formata da Zenji e Hisako Hiroguchi, inventore il primo di un marchingegno denominato Mandarax.

Una volta partiti per le Galápagos la rotta della crociera cambierà improvvisamente, e i partecipanti saranno dunque chiamati a vivere una nuova vita da primitivi. E saranno loro ad avere in mano il destino dell’umanità, messa in crisi dalla diffusa abitudine di pensare troppo. Ebbene sì, il vero problema dell’uomo è quello di avere un cervello troppo grande.

“Sia detto in lode dell’umanità quale allora si configurava: un numero crescente di persone andava ripetendo che i loro cervelli erano irresponsabili, inaffidabili, odiosamente perniciosi, affatto privi di senso della realtà: in poche parole, un disastro”.

Un romanzo di non facile lettura

Galápagos di Kurt Vonnegut è sicuramente un romanzo di non facile lettura. La narrazione si svolge su più piani temporali, in cui si alternano passato, presente e futuro, e soprattutto non bisogna aspettarsi una trama lineare e semplice da seguire. Lo sviluppo degli eventi è complesso, perché le storie si intrecciano, si sovrappongono, tornano a slegarsi, in una narrazione che è più improntata alla ricostruzione, anche psicologica, dei personaggi che al susseguirsi degli eventi.

Credo che Galápagos sia un romanzo da leggere in un momento di grande calma, perché si tratta di una lettura che richiede parecchia concentrazione. Per lo stile, per i temi affrontati, per la costruzione stessa del tessuto narrativo.

“Galápagos” di Kurt Vonnegut, edizioni Bompiani. Libri in Pillole

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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