Libri in pillole

“Stupidistan” di Stefano Amato: recensione libro

Mettete insieme tutte le teorie più strane che avete ascoltato negli ultimi sei mesi. Ora mettete insieme tutte quelle persone che si sono fatte promotrici di tali teorie e che in modo sbilenco e approssimativo pensano di poter combattere i pareri ufficiali e scientifici a colpi di Wikipedia e Google search. Ora immaginate per assurdo che queste persone riescano a prendere il controllo di una regione, imponendo una sola regola: l’assenza di regole.

Sbarcare in Stupidistan

stupidistan stefano amatoScoprirete che è proprio questo il modo per essere catapultati nel 2050 e sbarcare in Sicilia, la regione del mondo con la più alta concentrazione di stupidi, tanto da meritarsi il soprannome di Stupidistan.

“Qui pensiamo tutti di essere i migliori del mondo. I più furbi, i più intelligenti. I Numeri Uno. Talmente Numeri Uno che nessuno ci può dire cosa dobbiamo fare. E appena qualcuno ci prova – qualcuno veramente furbo, veramente intelligente, veramente Numero Uno – pensiamo: ma chi si crede di essere questo per dire a me che cosa devo fare? Perché non va a fare l’intelligente da qualche altra parte? Per questo la gente con la materia grigia prendeva e se ne andava via di qui”.

I suoi abitanti, gli stupídi, hanno abolito libri, scuole, tasse, qualsiasi tipo di regola volta a creare un’organizzazione. Si vive, dunque, fumando sigarette, facendo scommesse e passando la maggior parte del tempo a mangiare carne di cavallo o a smanettare sul foldblet, un tablet avvolgibile a forma di pennarello.

Patty è una dog sitter di Roma che, per una incredibile coincidenza, si ritrova da sola in Stupidistan, luogo dove, nonostante neanche lei sia propriamente una cima, deve confrontarsi con i disagi creati dalla stupidità degli abitanti. E si ritroverà coinvolta in una missione dalla quale non potrà esimersi.

“Prima in macchina guardavo fuori dal finestrino e non credevo ai miei occhi. Ancora più spazzatura ovunque, gente obesa e analfabeta la cui unica aspirazione è scommettere su qualcosa e mangiare quintali di carne. E sai qual è il lato peggiore della faccenda? Che a loro sta bene così. Sono felici di vivere in un mondo pieno di spazzatura e senza libri”.

Una ipotetica società del futuro

A una prima lettura Stupidistan appare un libro leggero. Uno di quelli che si leggono per passare il tempo. Ma non è così. Stefano Amato disegna una ipotetica società del futuro dove i contestatori, i promotori di teorie insensate, i sostenitori di qualsiasi idea che vada contro il pensiero verificato hanno preso il sopravvento. E lo Stupidistan diventa così un vero e proprio teatro dell’assurdo.

Stupidistan di Stefano Amato è un libro divertente, che però fa riflettere su tutto ciò che quotidianamente leggiamo, sopratutto in questo periodo, circa googleristi che contestano teorie scientifiche dopo aver frettolosamente masticato una manciata di informazioni sul web, filosofi sbilenchi che lanciano teorie fantasiose che, proprio perché tali, trovano comunque l’approvazione di una parte della cittadinanza. Perché sì, siamo in un’epoca in cui il pensiero scientifico, quello strutturato, dunque più complicato da assimilare, gode di una pessima reputazione, a favore di quelle idee che, seppur sbagliate o addirittura lontane dalla realtà, godono invece di un ampio consenso solo perché lineari e di facile comprensione.

“Stupidistan” di Stefano Amato, edizioni Marcos y Marcos. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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