Libri in pillole

“Zoo” di Isabella Santacroce: recensione libro

Non credo di essere la persona adatta per parlare di Isabella Santacroce, un’autrice la cui letteratura ha iniziato a esercitare su di me un fascino particolare fin dalla volta in cui la scoprii grazie a un esame universitario. I libri di Isabella sono dei veri e propri viaggi all’interno degli anfratti più reconditi e bui dell’animo umano. E Zoo segue esattamente la linea.

Zoo di Isabella Santacroce

zoo isabella santacroceImmaginate una piscina ripiena non di acqua ma di piccoli quadratini di gommapiuma. Immaginate di tuffarvi dentro a quella piscina e di sentire sulla vostra pelle quella sensazione di morbidezza che inizialmente sembra piacevole. Sensazione che poi, dopo un po’, diventa di fastidio, perché quella piscina si rivela una vera e propria gabbia, nella quale si sprofonda, lentamente, fino quasi a soffocare. Zoo è esattamente questo.

“Sono fuori dallo zoo, senza sbarre, non so muovermi, non sono capace di essere libera, non volo”. 

Zoo è la storia di una famiglia che sprofonda nell’oscurità per via dei rapporti malati che moglie, marito e figlia hanno costruito tra di loro. Una famiglia che scivola dentro a una spirale di autodistruzione dalla quale nessun componente può uscirne indenne. Non ci riesce la madre, donna frustrata, glaciale e inaffettiva la cui vita è rovinata dalla semplice esistenza del marito e della figlia. Non ci riesce neanche il marito, uomo fragile e sognatore che si lascia travolgere dai suoi fallimenti restando inerme. E neanche la figlia, cresciuta succhiando già dalla tenera età l’odio dei genitori, respirando la mancanza di amore, sperimentando in prima persona la freddezza dei rapporti.

“Sento scorrere l’acqua, è pioggia, è pianto, ho voglia di non essere io. Vorrei essere qualsiasi altra persona, che rida, con la gola felice. Vorrei andare via da me, scordarmi la pena di tutta quell’assenza che mi invade l’anima, la colma. Ho un’anima piena di assenza, il vuoto mi riempie, mia madre fa la doccia”. 

La scrittura della Santacroce è morbida, avvolgente, battente ma allo stesso tempo aspra, glaciale, puntuta. Perché racchiude in sé i due volti dell’animo umano: quello in cui è contenuto l’amore, quello in cui sono contenute la rabbia e l’odio che scaturiscono dall’assenza dell’amore.

“Zoo” di Isabella Santacroce, edizioni Fazi Editore. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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