Di Versi in Versi

Di Versi in Versi: “Amuleti” di Lorenzo Patàro

Oggi vi proponiamo un estratto da “Amuleti”, di Lorenzo Patàro, edito da Ensemble

Vedi, è tornato il primo freddo

a levigarci – la vinaccia nel tino si fa d’oro.

Nulla. Poi qualcosa che si muove

sotto tutte le macerie della casa.

Tutti i fossili ti ascoltano cantare

e riparano le braci dalla neve.

Ottobre vento antico di uragano.

Qualcosa di prezioso ci raccoglie

ci fa semina e tempesta. Spoliazione.

Vieni, dormiamo nel tepore tra le martore

in veglia nella notte per la caccia. Ci porta

verso tutti i malangeli perduti nella nebbia

quest’allerta che fa i luoghi argilla e fuoco.

***

Dieci agosto. Il grecale si assottiglia

come un vetro, si fa polvere di mare.

La cenere dei roghi ferisce ogni vampa

clandestina nel cortile delle case popolari,

l’afa che spostano i bambini fuggendo

dagli agguati, le insegne intermittenti

mezze accese a fare eco alle tracce delle corse

sfrenate verso il fuoco che attira nella grotta

dove hai perso una notte il primo sangue,

dove un rito selvaggio di provincia

si tramanda a perdurare come un germe.

***

I rovi tra la neve troveranno un’altra luce

un bastone di pastore a scavare gli anemoni

e le bacche marce nella terra

a furia di urlare il mio nome si scheggia

la tua voce o si affila come la punta di ghiaccio

che pende sottile dalla casa diroccata –

allora tu dammi un altro luogo

in cui inselvatichirmi, una pelle di ghiro

mentre dorme nel rifugio fra le travi del pagliaio

chiamami col verso dei falchi o delle volpi

donami le orme del lupo, gli occhi dei piccoli

che cercano la madre e la sua bocca

feroce quando afferra il nuovo nato dalle zampe

e il sangue che sgorga si fa pietra nel gelo,

ossidiana – rovescio del bianco nel bianco.

Lorenzo Patàro (Castrovillari, 1998), laureato in Lettere moderne presso l’Università di Salerno, vive a Laino Borgo (CS), in Calabria. Ha pubblicato la raccolta di poesie “Bruciare la sete” (Controluna, 2018), finalista al Premio di Poesia “Solstizio” opera prima nel 2019. Sue poesie, edite ed inedite, sono state pubblicate su riviste e blog come Atelier, Interno Poesia, Poesia del nostro tempo, ClanDestino, Il sarto di Ulm – bimestrale di poesia, sul sito ufficiale di poesia della Rai (Poesia, di Luigia Sorrentino), sul quotidiano La Repubblica. Con alcune poesie inedite è tra i vincitori della ventisettesima edizione del Premio internazionale di poesia “Ossi di seppia” (Taggia, 2021) e della seconda edizione del premio “Poeti oggi” (2022). È presente nell’antologia “Distanze obliterate. Generazioni di poesie sulla rete” (Puntoacapo, 2021). Fa parte della redazione di Inverso – giornale di poesia.

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Felicia Buonomo

Felicia Buonomo è nata a Desio (MB) nel 1980. Nel 2007 inizia la carriera giornalistica, occupandosi principalmente di diritti umani. Alcuni dei suoi video-reportage esteri sono stati trasmessi da Rai 3 e RaiNews24. Attualmente è giornalista presso Mediaset ed è nella redazione di Osservatorio Diritti. Alcune sue poesie sono state pubblicate su riviste e blog letterari, quali La rosa in più, Atelier poesia, la Repubblica – Bottega della Poesia e altrove. Alcuni suoi versi sono apparti anche su riviste e blog letterari degli Stati Uniti, quali Our Verse Magazine, The Daily Drunk Mag e Unpublishable zine. A dicembre 2020, una poesia – tradotta in francese da Bernard Giusti – verrà pubblicata sulla rivista parigina “L'Ours Blanc”. Altri suoi testi poetici sono stati tradotti in spagnolo dal Centro Cultural Tina Modotti. Cura una rubrica dedicata alla poesia su “Book Advisor”. Pubblica il saggio “Pasolini profeta” (Mucchi Editore, 2011), il libro-reportage “I bambini spaccapietre. L'infanzia negata in Benin” (Aut Aut Edizioni, 2020), la raccolta poetica “Cara catastrofe” (Miraggi Edizioni, 2020) e la raccolta poetica "Sangue corrotto" (Interno Libri, 2021). Dirige la collana di poesia “Récit” per Aut Aut Edizioni.

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