Interviste

Atmosphere: la casa editrice che guarda a oriente

Atmosphere libri nasce nel 2010 a Roma con un progetto ambizioso: portare in Italia una bella fetta di letteratura asiatica e araba, per spostare l’attenzione su quella letteratura che non “parla” esclusivamente le maggiori lingue come inglese, francese e spagnolo. Una casa editrice indipendente, dunque, che ambisce a raccontare culture letterarie che attraversano il mondo per giungere fino a noi. Sono otto le collane proposte, più un “fuori collana”: Asiaphere, Biblioteca dei ragazzi, Biblioteca contemporanea, Biblioteca del giallo, zucchero filato, TuttoInFavola, Children’s zone book e Le Scarabattole.

Mauro Di Leo, editore della casa editrice Atmosphere ci ha raccontato come è nata e come lavora questa bella realtà editoriale.

Se dovesse racchiudere in una frase la casa editrice Atmosphere Libri e il suo intento, quale sarebbe?

Siamo nati viaggiatori per raggiungere paesi lontani con la mente, perché, citando Proust,“l’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere occhi nuovi”. L’idea è quella di scoprire il mondo attraverso le parole, quelle dei paesi lontani da noi e culturalmente diversi dal nostro.

Di cosa vi occupate?

Vorremmo colmare un vuoto attraverso la proposta di autori giapponesi e cinesi per lo più sconosciuti, in modo da indagare culture lontane e immergersi in avventure straordinarie.

Quali sono i vostri autori di punta e in che modo li selezionate?

I nostri autori di punta sono Murakami Ryū e Abe Kōbō. Il primo è considerato il maestro del pulp giapponese, ha lo stesso cognome del ben più famoso Haruki. Entrambi gli scrittori sono noti per aver scritto su temi di isolamento, solitudine e alienazione, ma i loro argomenti e i loro stili differiscono in vari modi. Il lavoro di Ryū è molto più difficile da prevedere. Ci sono delle sostanziali differenze: i romanzi di Ryū presentano molti colpi di scena e si concentrano su personaggi che si trovano in situazioni violente. Rispetto ad Haruki, lo stile di scrittura di Ryū è molto più cupo e nichilista, in quanto interessato a esporre il lato più oscuro del Giappone. Abe Kōbō è il Kafka giapponese, uno dei più importanti romanzieri. Le sue opere di narrativa hanno caratteristiche surreali e la sua scrittura rasenta la filosofia dell’assurdo.

In Giappone ci sono premi letterari importanti. A volte, selezioniamo gli autori vincitori di questi premi oppure romanzi dalla scrittura o dalla tematica originale. Non ci occupiamo solo di autori contemporanei ma cerchiamo di proporre anche autori classici che hanno lasciato un segno nel panorama della letteratura asiatica.

Qual è, a oggi, il vostro libro più apprezzato?

Tutti i libri di Murakami Ryū sono apprezzati, con la speranza che sempre più lettori si appassionino a questo scrittore quando pubblicheremo il resto della sua imponente opera.

Perché un lettore dovrebbe scegliere la letteratura asiatica e araba contemporanea?

I libri aprono finestre su culture diverse, consentendoci di comprendere meglio la ricchezza della diversità umana. La lettura di un romanzo asiatico o arabo ci permette di assaporare i sapori delle loro cucine e immergerci nelle loro tradizioni. La lettura è un ponte che collega persone di culture differenti, abbattendo le barriere. Essere culturalmente consapevoli ci consente di avere interazioni più rilevanti con le persone intorno a noi. 

Interviste

Morena Di Giulio

Classe 1984, dopo una laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo lavora prima come redattrice di cronaca in varie testate locali, per poi approdare nel mondo della radiofonia senza mai mettere da parte il suo grande amore per la lettura e l'editoria. Storica mancata, giocatrice di ruolo, appassionata di viaggi e divoratrice di libri. Nel cassetto dei sogni, fare il giro del mondo.

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