A Garamond Type

“Meno male che ci siete voi” di Amanda Colombo: recensione libro

Chi ha detto che nei libri dobbiamo sempre leggere cose eccezionali per farci innamorare di loro? Nessuno. Non lo dice nemmeno Amanda Colombo che con i libri ha un rapporto speciale perché è una Libraia con la L maiuscola e che ha scritto una storia che davvero potrebbe avere ciascuno di noi come protagonista nella nostra quotidianità: MENO MALE CHE CI SIETE VOI, edito da Garzanti, racconta di tre amiche, le tre Marie (Bianca Maria, Mariadele e Maria Vittoria), che, ritrovandosi dopo alcuni anni di lontananza di Bianca, scoprono di essere sempre diversissime ma di essere ancora unite da un’amicizia vera e forte che le aiuta e sostiene nel riconsiderare le loro vite.

La libreria “La stanza di Virginia”

Dopo un evento doloroso Bianca torna a Linzate nell’hinterland milanese a vivere nell’appartamento che era stato di sua nonna e che si trova proprio sopra la libreria del signor Marco, “La stanza di Virginia” (il riferimento alla “stanza tutta per sé” di Virginia Woolf non è casuale), dove comincerà a lavorare in attesa della sua chiusura definitiva. Il signor Marco è ispirato all’omonimo suocero di Amanda, che era una libraio e a cui è dedicato il libro, colui che le ha insegnato il “mestiere” e che le ha consegnato quel decalogo del bravo libraio che troviamo nelle pagine del libro e riassunto in quarta di copertina: tra le altre cose, sorridere sempre, essere paziente, ascoltare, non giudicare, condurre il lettore fuori dalla sua confort zone, leggere tantissimo, di tutto e di più.

Un inno all’amicizia

Con le amiche Bianca si incontra e scontra, in una ridefinizione vicendevole della proprie esistenza che per nessuna di loro è proprio andata come desiderava. Unico punto davvero fermo è la loro amicizia, solida e duratura, che si rinnova intorno al luogo magico che è la libreria, punto focale che le aiuta a ricentrarsi per ripartire.

“Eccole lì”, pensò Bianca. “La matta e la brava bambina, l’irascibile e l’accomodante, l’irrequieta e la placida. Così diverse, ma così unite… Meno male che ci sono. Meno male che sono qui.”

Un inno ai libri e ai librai

Questo libro coccola è così anche un inno al potere dei libri, custoditi con amore dai librai. Si sorride, si ride, ci si commuove e ci si ritrova nelle scelte e nelle decisioni delle tre amiche. Finalmente un libro che fa affermare: “Meno male che ti ho letto!”.

 

«I librai sono custodi. Perché, vedi, il libro non è un oggetto, non è un prodotto qualsiasi: il libro è una creatura viva, figlia della testa e del cuore di un essere umano che – proprio come un genitore – l’ha messa al mondo trasferendoci un pezzettino della sua anima. I libri so’ piezz’e core, in sostanza. E noi librai ogni giorno riceviamo fra le mani questi esserini compiuti, fragili e potentissimi, con la preghiera di chi li ha scritti di prendercene cura, di custodirli e di trovare a ognuno di loro la giusta casa. Il libraio è colui che, prima di mettere un libro in mano a un lettore – un lettore, Bianca, non un cliente -, si sincera che sia la persona giusta: il lettore che capirà quel libro, lo amerà sempre, lo farà diventare parte della propria vita. Il lettore che ne diventerà il nuovo custode.» 

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Meno male che ci siete voi” di Amanda ColomboGarzanti. A Garamond Type.

Laura Busnelli

Commercialista “pentita”, ho maturato anche un’esperienza pluriennale in Sony. Lettrice appassionata e tuttologa, all’alba dei quarant’anni mi sono scoperta scrittrice, dopo essermi occupata di correzione bozze ed editing. Sono stata una libraia indipendente per tre anni, saltuariamente faccio ancora incontrare libri e lettori con grande gioia. Operatrice culturale, modero spesso eventi e racconto il mondo dei libri anche online, tengo una rubrica su libri a tema animali su RadioBau & Co. (web radio del gruppo Mediaset) e collaboro con l'associazione culturale "Librai in corso" nell’organizzazione di eventi e in corsi a tema. La mia rubrica qui si chiama "A Garamond Type" perché il Garamond è il carattere adottato per quasi tutti i libri italiani e Type sta sia per carattere, font, sia per tizio. E la tizia sarei io.

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