Libri in pillole

“Questioni delicate che ho affrontato dall’analista” di Matthew Klam: recensione libro

Finire la scuola, decidere tra lavoro o università, avere una casa di proprietà, trovarsi una compagna, raggiungere una carriera professionale brillante, mettere su famiglia, fine. Tutto nel giro di pochi anni. Un modello di vita standard che negli anni è andato consolidandosi tra i giovani degli Stati Uniti, Paese in cui tra sogni utopici di carriere fantasmagoriche e sovrastrutture imposte dall’alto sembra come se la vita degli esseri umani debba essere scandita da passaggi inevitabili, da obiettivi obbligatori da raggiungere, pena il fallimento, o meglio, l’alienazione da quella società che del gruppo si interessa solo quando l’individuo non segue la massa.

questioni delicate che ho affrontato dall'analista di Matthew KlamChe poi, in realtà, è stato un modello esportato inizialmente anche in Italia: ma se negli Stati Uniti è stato minato alla base dal fallimento del cosiddetto sogno americano, nel nostro Paese la ragione che ha fatto naufragare questa sorta di scaletta imposta è stata la precarietà: lavorativa, economica, sociale, relazionale.

Tornando agli Stati Uniti e al suo contesto sociale, ciò che Matthew Klam analizza in questa raccolta di racconti è un punto esatto di questo processo, vale a dire quel momento in cui le coppie a trent’anni compiuti, dunque alla fine di questa corsa furiosa contro il tempo finalizzata a toccare quel gradino chiamato “realizzazione”, si ritrovano di fronte a una serie di piccole crepe che, se non riparate prontamente, rischiano di mettere in crisi l’alveo familiare.

Sono criticità accumulate, ignorate per la velocità con cui scorre il tempo, quasi totalmente saturato da impegni perpetui che limitano la vista di chi è troppo concentrato ad archiviare gli obiettivi raggiunti per proiettarsi su quelli da raggiungere . Ed è una fase, quella raccontata dall’autore, che somiglia fin troppo all’alienazione, in cui ci si rende conto di nuotare in uno stagno troppo stretto, in cui tutto ciò che è stato fatto viene messo quasi per la prima volta in discussione. E ci si chiede: esiste l’amore? Esiste davvero la coppia perfetta? Esiste la realizzazione? Esiste il concetto di socialità? Esiste la condivisione? Cos’è che realmente esiste?

In tutto questo domandarsi, naturalmente, la vita prosegue con i suoi affanni lavorativi, con la continua necessità di trovare un modo per conoscersi e riconoscersi nella vita di coppia, con le eccentricità e gli imprevisti delle famiglie che partecipano alla quotidianità di chi forse troppo presto ha intrapreso un cammino “da grande”.

Questioni delicate che ho affrontato dall’analista di Matthew Klam è un libro che appare superficiale ma non lo è affatto, perché nonostante la scrittura sia molto “americana”, e in alcuni casi piuttosto diretta, sposta l’obiettivo su una questione sociale che troppo spesso viene ignorata. E lo fa anche con un pizzico di ironia, che in una narrazione, anche di quelle serie, non stona mai.

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“Questioni delicate che ho affrontato dall’analista” di Matthew Klam, edizioni minimum fax. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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