Libri da Leggere

“Tristezza” di Mosquito e Reggiani: recensione libro

Neo Edizioni torna a pubblicare fumetti, e questo di per sé è già una bella notizia. Il primo (e ultimo finora) era stato Pompei di Toni Alfano, che era più un viaggio visivo che un fumetto vero e proprio. Ora in catalogo si inserisce un fumetto più tradizionale, dal titolo Tristezza, di Angel Mosquito (disegnatore) e Federico Reggiani (sceneggiatore), due argentini molto noti in patria.

Il fumetto è stranamente profetico, visto che il tema principale è una pandemia che rende la gente triste, e la poi dopo un attacco finale di rabbia la fa morire. È stato scritto però tra il 2010 e il 2013, quindi nessun collegamento con l’attuale Covid, con cui però è impossibile non fare qualche parallelo.  

Quindi abbiamo: un’apocalisse silenziosa che sta mettendo in ginocchio il mondo del 2030; nessun disastro nucleare, ma questa malattia che sta devastando l’umanità, con i sopravvissuti che vivono in gruppi piccoli e grandi e cercano di riorganizzarsi come meglio possono. La popolazione è decimata: non c’è più uno Stato, un sistema scolastico e Internet, e ogni scelta diventa una sfida. Non sempre facile da superare.

Il virus sembra l’abbiano portato le mucche, che infatti nel 2030 non esistono più, se non nella memoria delle persone. La pandemia diventa il pretesto e fa da sfondo al racconto di una comunità che sta provando a ripartire: giovani, anziani, qualche bambino, provano a riorganizzarsi ma dovranno uscire presto dalla loro comfort zone, così difficilmente riacquistata.

All’orizzonte ci sono “i ragazzi che ballano”. E fanno paura. Così come i matti che si possono incrociare in giro, appena si mette il naso fuori porta.

Tutto è difficile, in un mondo tornato indietro di un paio di secoli: riparare un vecchio motore, procurarsi il cibo, far nascere un bambino, imprese titaniche che mettono a dura prova i protagonisti di questo originale fumetto. Il gruppo di sopravvissuti cerca di recuperare certezze, di muoversi in questo mondo ostile e apparentemente senza futuro.

Il tema della fine del mondo, come segnala anche Andrea Tosti nella postfazione a questo volume “è stato ampiamente esplorato dalla letteratura, dal cinema e, naturalmente, anche dal fumetto. Eppure, all’interno di questo vastissimo filone apocalittico non sono state frequentissime le opere che pongono la questione in termini così compiutamente umani come fa Tristezza […] pubblicato originariamente a puntate sulla prestigiosa rivista Fierro tra il 2010 e il 2013”.

Un po’ The Walking Dead ma senza zombie – gli uomini fanno molta più paura dei morti viventi – un po’ Orfani di Bonelli, il fumetto Tristezza coinvolge e intriga fin dalle prime tavole. Ed è molto interessante l’equilibrio che Reggiani e Mosquito riescono a tenere, tra analisi sociologica e avventura post apocalittica.

Il tratto è bello incisivo, le tonalità dei colori virano tutte verso il marrone, il beige, il grigio, come se il mondo avesse ormai perso il colore di un tempo.

Quello che raccontano questi due autori argentini risulta sorprendente. Riprendendo il classico plot da fine del mondo/ post-apocalisse riescono comunque a dire e rappresentare un’umanità allo sbando, le reazioni di uomini e donne posti in condizioni ai limiti e regalare un fumetto davvero profetico, se pensiamo che la sua pubblicazione in Argentina risale a quasi 10 anni fa. Se riusciranno i protagonisti del fumetto a ritrovare un posto nel mondo, salvarsi o meno, è un piacere che il lettore scoprirà tavola dopo tavola.

Qui le prime 6 tavole del fumetto, su concessione Neo Edizioni

“Tristezza” di Mosquito e Reggiani, Neo Edizioni. Libri da leggere.

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