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“La verità di Maria” di Glenn Cooper: recensione libro

Le notizie sconvolgenti, importanti, spesso fanno tremare chi ha più di un interesse a tenerle nascoste. La paura che la verità possa essere rivelata è tale e tanta da spingere, questi soggetti, a commettere errori imperdonabili e gravi. Insabbiare la verità è il pensiero oscuro di coloro che, dietro ad essa, hanno costruito fortune redditizie e un potere incondizionato. I complotti sono all’ordine del giorno in determinati ambienti, specie in quelli chiusi ai più, dove il predominio è incontrastato.

Alcune notizie possono cambiare il corso della Storia. Bloccarle, oppure oscurarle, significherebbe impedire la  conoscenza su qualcosa che vale sempre la pena approfondire, discutere, confrontarsi, addirittura polemizzare. La verità, la si teme. Quando è esplosiva, dirompente, trascina con la sua forza tutto quello che le sta attorno. Alcune poltrone, quelle solidamente protette da poteri forti, possono cadere. Si può infangare, a ragione, figure insospettabili e garanti anche di un certo consenso di massa. Esiste la verità e la doppia verità, quella ufficiale e quella ufficiosa. Quest’ultima la si tiene al sicuro, lontana da scomode quanto pericolose situazioni che potrebbero danneggiare chi ha in serbo, segretamente, qualcosa di poco etico e morale per avvalersi di uno status, di privilegi e di ricchezze invidiabili.

In La verità di Maria di Glenn Cooper entri in una storia che parte dall’Egitto, dal 69 d.C, e che si mescola al Cairo ed alla Roma di oggi. Nella città eterna, Cal Donovan, famoso professore di Storia delle religioni a Harvard, assiste all’inaugurazione del nuovo pontificato. Donovan è amico del nuovo papa, Rodrigo da Silva, che si è dato il nome di Giovanni XXIV. Una telefonata lo mette in allarme. Una sua ex studentessa di Archeologia dice di essere entrata in possesso di un papiro, sconcertante e pericoloso. Il documento non solo è antichissimo ma svela una verità che in molti, in passato, hanno voluto nascondere, anche con la morte e riguarda Maria Maddalena. In Vaticano alcuni cardinali tremano. Il papa, però, va avanti fiducioso e combattivo accanto alla segretaria di Stato. Il romanzo è bellissimo. La narrazione è affascinante. E’ piena, ricca, compiuta di ogni ambientazione, nozione storica e di grande suspense. La scrittura non difetta in nulla, bellissima.

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“La verità di Maria” di Glenn Cooper, edizioni Nord.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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